Ramiro

(Classico rivisitato)

Raro Amaro Malies 3,0 cl (1 oz)
Bitter Campari 3,0 cl (1 oz)

Tecnica di preparazione: Build on the rocks
Bicchiere di servizio: Old fashioned
Tipologia: Aperitivo
Decorazione: Agrumata

Descrizione: Milano e Torino, tra la fine del ‘800 e l’inizio del 900’, hanno dato vita a due dei prodotti più importanti nell’ambiente della miscelazione, ancora oggi colonne portanti del mondo dei barman: Il Bitter ed il Vermut, diversi nella produzione, hanno in comune un’anima rappresentata dalle eccellenti erbe botaniche delle Prealpi.
Così nel primo ventennio del ‘900, nacque la leggenda del MiTo: miscelato che univa i due prodotti per eccellenza della miscelazione e che in modo immaginario, univa le due più grandi città del nord Italia dalle quali provenivano ma ha rappresentato anche un nome che ha evocato nel tempo qualcosa di unico, appunto un “MiTo”, miscelato che ha rappresentato e rappresenta ancora oggi la base di due dei cocktail più bevuti al mondo: il Negroni e l’Americano.
È questo perfetto connubio botanico che ha creato la leggenda del MiTo e che ha ispirato l’unione tra il Raro Amaro Malies ed il Bitter Campari: il RAmiRO.
Una esplosione di odori, di gusto, di sfumature amare, agrumate e mentolate, l’unione tra il Raro Amaro ed il Campari rappresenta il matrimonio perfetto, un cocktail capace di polarizzare le essenze di entrambi i prodotti, esprimendone le migliori e più ricercate proprietà organolettiche, un miscelato che si eleva a simbolo privilegiato e trascendente.
Consigli del barman: il RAmiRO è un ottimo miscelato che può essere a sua volta una validissima base per essere utilizzata con altre varianti: l’aggiunta di bibite sodate (soda, acqua tonica, orange soda) per renderlo più frizzante e beverino, così come l’aggiunta di uno spumante aromatico extra dry che andrebbe ad esaltare ancora di più il suo compito da aperitivo ed i sentori di un cocktail già estremamente aromatico, il vermut rosso per accentuare la qualità delle erbe e rendere il contenuto un po’ più amabile, l’aggiunta del Gin che ne aumenta la capacità alcolica e va ad esaltare le componenti botaniche, oltre ad aggiungere altri sentori presenti nel Gin stesso.